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IL CASO MATTEI COMMUOVE IL PUBBLICO DI TREIA
Presente la nipote Rosangela
Il Caso Mattei ha chiuso il San Patrizio Festival con grande trasporto e commozione del pubblico di Treia. Al Teatro Comunale sono state ripercorse, infatti, le ragioni del futuro tradito del Paese, con un feroce attentato meticolosamente occultato per mezzo secolo, tant’è che ancora oggi, nonostante l’inchiesta della Procura di Pavia, c’è chi parla di “morte misteriosa” riguardo a Mattei, mentre altri avanzano ipotesi alternative all’esplosione del bireattore Eni minato con una carica di tritolo, quella maledetta sera sul cielo di Bascapè del 27 ottobre 1962. Sul palco treiese, dopo l’introduzione da parte del sindaco Franco Capponi, è stata portata la testimonianza di Sebastiano Gubinelli, con la tuta gialla originale dell’Agip indossata 60 anni fa allo scalo di Linate, ha posto fine a ogni illazione. A rendere ancora più suggestiva la serata “Mattei forever” è stata la presenza della nipote Rosangela, con l’ex PG di Catanzaro, Otello Lupacchini, Cesare Bernabei, Giuliano Pietroni, Ivano Tacconi. Il dottor Curzi ha posto in relazione la tragedia di 60 anni fa con la drammatica situazione internazionale del mercato dell’energia. Hanno condotto Marco Foglia e Lucia Mosca.
Ricordata anche la figura di don Giuseppe Branchesi. Nel nome del loro parroco, morto per covid, il Comitato Polentari di Santa Maria in Selva con il Comune di Treia, dunque, hanno organizzato un evento memorabile a conclusione della festa del patrono di Treia San Patrizio.